Workshop 5
Titolo
Metodologie di applicazione della psicofisiologia clinica: dalla valutazione
neurovegetativa al biofeedback training
Docente
Prof. Carlo Pruneti, Università di Parma
Abstract
L’estrema variabilità del comportamento umano e la difficoltà nell’ottenimento di dati oggettivi, rendono la diagnosi in ambito clinico psicologico e psichiatrico assai più complessa rispetto a quella strettamente medica. Non solo, il coinvolgimento di aspetti impliciti, come quelli emotivi e cognitivi, oltre a quelli espliciti, comportamentali, caratterizzano il lavoro dello psicologo clinico e psicoterapeuta coinvolto nella valutazione e nell’inquadramento del caso clinico oltre che tutto il percorso terapeutico. Riuscire a evidenziare eventuali dissociazioni, tra l’assetto emotivo-psicofisiologico e quello cognitivo, può davvero aiutare il clinico nella comprensione della sofferenza del paziente ed essere il punto di partenza per gettare luce sul problema e, quindi, avviare il processo che porta alla consapevolezza.
Il modello multidimensionale di valutazione e diagnosi guida il professionista nella valutazione degli aspetti cognitivi e verbali, ma anche emozionali-psicofisiologici oltre che comportamentali e motori. Pertanto, il processo di raccolta e analisi di informazioni provenienti da diversi canali si serve di metodi di indagine diversi tra loro, tutti utili anche per il monitoraggio dell’andamento della terapia e per l’analisi di efficacia del lavoro svolto. Il workshop consentirà di conoscere e acquisire nozioni afferenti all’approccio Psiconeuroendocrinoimmunologico (PNEI), che valorizza l’indissolubile continuità tra mente e corpo, particolarmente evidente nella risposta da stress e nell’instaurarsi di disturbi psicosomatici ma anche somatopsichici. È noto, infatti, che le alterazioni del funzionamento del sistema nervoso autonomo hanno un ruolo centrale in molte malattie organiche e psicosomatiche.
Avere gli strumenti per cogliere anche gli aspetti più intimi dell’emotività, come la reattività allo stress ed il vissuto dell’esperienza soggettiva, mediante il supporto della neurobiologia, rappresenta il focus del lavoro del professionista che effettua una valutazione multidimensionale, inclusa quella psicofisiologica. All’interno di questo tipo di attività clinica, il fil rouge è rappresentato dall’attenzione sul singolo che consente di scoprire la sua storia, le sue caratteristiche, la natura e la complessità del problema, nonché il grado di motivazione e compliance ai regimi terapeutici.
Un antico proverbio marchigiano, diffuso in ambito sartoriale, recita: “Cento misure, un taglio solo”. Possiamo paragonare l’attività del clinico a quella di un buon sarto, in grado, cioè, di strutturare un intervento che sia davvero “tailored”: cucito su misura, sulla singola persona.
info
Tutti i workshop, della durata di 4 ore, si svolgeranno venerdì 4 ottobre dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 13:00 alle 15:00